Rosso come Marte

Il Monviso e Marte al chiaro di Luna sul finir della notte.

Canon 6D modificata
Canon 50 mm f/1.4
ISO 3200, 10 s, f/3.2
Leggero crop dell’originale
Scattata alle ore 6:20 CEST del 12-10-2020

In queste sere d’inizio d’autunno Marte è il protagonista indiscusso del cielo: prossimo all’opposizione, il Pianeta Rosso sorge poco dopo il tramonto e resta visibile per tutta la notte, fino a scomparire tra le luci del crepuscolo mattutino.

Nel muoversi attorno al Sole, i pianeti distanti impiegano più tempo a completare un’orbita rispetto a quelli vicini: Marte ha un periodo di rivoluzione pari a quasi due anni terrestri, cosa che lo porta ad essere “doppiato” dalla Terra – che è più vicina al Sole – ogni 780 giorni. Quando ciò avviene, chi osserva il cielo dalla Terra vede Marte in direzione opposta al Sole. In opposizione, per l’appunto.

Questa particolare configurazione fa sì che il corpo celeste (Marte, in questo caso) sia visibile per l’intera notte, dal tramonto all’alba. In più, i giorni prossimi all’opposizione sono anche quelli in cui le distanze sono minime (e di conseguenza la luminosità è massima!) per cui l’osservazione è particolarmente agevole sia con un telescopio che ad occhio nudo.

Marte sarà in opposizione domani, 13 ottobre: se il meteo lo consente, il mio invito è quello di uscire di casa e fare una passeggiatina lontano dai lampioni per godere dello spettacolo offerto dal Pianeta Rosso, perché non avremo occasione di ammirarlo nuovamente così se non tra 15 anni, nel 2035! Infatti, se è vero che un’opposizione di Marte si verifica ogni due anni circa, l’eccentricità della sua orbita fa sì che non tutte siano favorevoli come questa.

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