Cosa fa splendere il Sole? / 2

Gli scienziati dell’epoca le avevano provate tutte, dalle reazioni chimiche di ossidazione all’impatto di asteroidi, passando per le leggi dei gas e della termodinamica: nulla era in grado di spiegare la luminosità del Sole per un tempo superiore a un centinaio di milioni di anni.

Cosa fa splendere il Sole? / 1

La domanda è solo in apparenza banale, ma è certamente tra i problemi più antichi e ha trovato risposta definitiva solo recentemente. Che l’argomento fosse spinoso lo comprese subito il filosofo Anassagora: nell’Atene del V secolo a. C. egli venne processato per aver divulgato tesi eretiche di astronomia, avendo sostenuto che il Sole fosse una roccia infuocata.

Pianeta o pianeta nano?

Attualmente, il nostro Sistema Solare è ufficialmente composto da una stella, 8 pianeti, 5 pianeti nani e una miriade di satelliti e corpi minori. Come ho raccontato in precedenza, questa suddivisione è nata nel 2006, a seguito della decisione dell’Unione Astronomica Internazionale di rivedere la classificazione dei corpi celesti in orbita attorno al Sole, introducendo la classe dei “pianeti nani”.

Che cos’è un pianeta nano?

Nel nostro Sistema Solare orbitano attorno al Sole milioni di corpi celesti. Massa, dimensioni e composizione di questi oggetti cambiano enormemente: si va da Giove, gigante gassoso il cui volume è 1300 volte quello della Terra, a oggetti come l’asteroide Duende, più piccolo di un campo da calcio.
Nel tentativo di creare uno schema in cui ordinare questa miriade di oggetti, gli astronomi ne hanno chiamati alcuni pianeti, altri asteroidi, comete, pianeti nani.

Dove sono tutti quanti? / 3

L’idea che la Terra sia l’unico luogo dell’intero Universo osservabile a ospitare la vita fa istintivamente a pugni con la vastità di ciò che i moderni telescopi stanno osservando.
È sufficiente guardare un’immagine dell’Hubble Ultra Deep Field, dove si possono individuare decine di migliaia di galassie in una minuscola porzione di cielo, per farci credere che in tutta quella abbondanza deve esserci qualcun altro. Ma i grandi numeri possono fornire piccoli risultati, quando ci si confronta con probabilità molto basse.