Ma. In questa recensione entusiastica c’è un piccolo “ma”.
Nel documentario siamo ormai giunti al giorno dell’allunaggio, sottolineato sullo schermo dalla scritta “20 luglio”…
Categoria: esplorazione
Missioni spaziali
We chose to go to the Moon
Come si giudica, solitamente, la riuscita di un film? E cosa si può dire di First Man, che racconta la preparazione e la conquista della Luna seguendo l’uomo che – per primo – fece quel “piccolo passo”? Per quanto mi riguarda voglio provare a farlo raccontandone una scena.
Un anno attorno a Cerere
Esattamente un anno fa la missione Dawn completava la complessa manovra di inserimento in orbita stabile attorno a Cerere.
Da lì, dopo un’iniziale analisi generale, la sonda ha iniziato a mappare il pianeta nano da altezze sempre minori, fino a raggiungere l’orbita più stretta prevista dalla missione, a una distanza soli 385 km dalla superficie del corpo celeste.
Un deserto rosso e sconfinato
Sono andato al cinema a vedere Il sopravvissuto – the martian, ultima fatica fantascientifica di Ridley Scott. Il film è tratto dal romanzo The martian di Andy Weir (in italia uscito con il titolo L’uomo di Marte)
Monti di ghiaccio, pianure d’azoto
Crediti: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute L’immagine che vedete qui sopra è il mosaico di diverse fotografie scattate dalla sonda New Horizons mentre si trovava a soli 1800 km dalla superficie di Plutone, durante il flyby con il pianeta nano avvenuto il 14 luglio.
I punti luminosi di Cerere sono (ancora) un mistero
La sonda Dawn, in orbita attorno a Cerere, ha finalmente raggiunto una delle orbite più basse (l’orbita HAMO, a 1470 km dalla superficie), mostrandoci così immagini del pianeta nano a una risoluzione senza precedenti.