Essere in zona rossa vuol dire – tra le altre cose – restare a casa quando in circostanze normali le montagne e il cielo azzurro di questi giorni sarebbero un richiamo irresistibile. Da abitante di città, il massimo che possa fare è sfogliare i vecchi scatti sullo schermo del pc; ma proprio questo mi ha ricordato che, se è vero che ci sono momenti in cui le cose vanno male, ce ne sono anche altri in cui sono andate dannatamente bene contro ogni probabilità.

Ottobre 2017.
Il Piemonte è stretto da siccità e incendi: ci sono focolai in quasi tutte le valli e l’opera criminale dei piromani è alimentata dal forte vento proveniente dal confine francese. La valle Stura è divisa a metà, con la statale chiusa all’altezza di Pietraporzio perché il fuoco minaccia la carreggiata. Eppure, poco più in là, il lago Martel è un angolo di paradiso, con le sue acque immobili che riflettono il paesaggio illuminato da una falce di Luna crescente.
Avevo montato il treppiede sulla riva del lago e lasciato che la macchina foto scattasse a raffica in attesa che Pleiadi e Iadi sorgessero da dietro le cime del vallone.

Oggi ho ripreso quegli scatti fatti per passare il tempo e li ho combinati in questo startrail. Dal mio balcone in città, in queste notti, riesco a scorgere a malapena Marte incastrato tra i tetti e velato dalla foschia; io paziento perché so che torneremo ai monti e al loro limpido cielo.

Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 800, 120 s, f/2.8
24 immagini scattate tra le 19:40 e le 20:30 ca. CEST del 27-10-2017