
Non è buio, il cielo
Alla fine un minimo dell’isola di la Palma l’ho vista, anche se principalmente durante gli spostamenti verso i luoghi dove avremmo passato la notte. Sì, troppo poco, ma tanto è bastato per capire come mai sia chiamata Isla bonita: è sufficiente metter piede fuori dai resort lungo la costa per ritrovarsi nel paradiso dell’escursionista, dell’astrofilo e del geologo.
Per chi appartiene principalmente alla seconda categoria, il sancta sanctorum dell’isola è l’Osservatorio Astrofisico di Roque de Los Muchachos: un complesso di una decina di telescopi costruito attorno al punto più alto del vulcano, a 2400 m sul mare. Qui, le particolari condizioni meteorologiche fanno sì che l’aria sia molto secca, mentre una coltre di nubi è quasi sempre presente mille metri più in basso, a schermare il poco inquinamento luminoso degli abitati sottostanti.

Arrivato in cima al vulcano, io – più che a La Palma – mi sono sentito a DisneyWorld: avrei voluto esplorare tutte le installazioni (compresi i telescopi solari presenti), e ho anche sperato di fare un salto al Telescopio Nazionale Galileo, ma c’erano troppe cose da fare. Abbiamo appena avuto il tempo di sistemarci nelle camere della residencia dell’osservatorio, visitare un paio di cupole e darci un’occhiata attorno per godere del panorama ancora col Sole prima che questo tramontasse, cedendo il passo al crepuscolo e poi al cielo stellato.
Quando non ci sono luci artificiali a illuminare la notte, e la Luna è ancora ben sotto l’orizzonte, si realizza quasi con stupore che non è buio, il cielo.
Certo, ci sono le stelle, ma chi potrebbe pensare che la loro luce fioca possa davvero illuminare il paesaggio permettendo di vedere le pietre, i sentieri, gli arbusti circostanti? Eppure è davvero così. È la luce violenta e accecante dei lampioni a cancellare quella delle stelle, facendoci scordare che è possibile camminare sulle pendici di un vulcano al chiarore diffuso della Via Lattea.

Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 3200, 15 s, f/2
Filtro diffusore
Panorama di 11 scatti verticali
Scattata alle ore 1:05 WEST ca. del 25-09-2016
A più alta risoluzione qui.
Ma non sono solo le stelle a illuminare il cielo. Poco sopra l’orizzonte è chiaramente visibile un bagliore diffuso, che all’occhio umano appare biancastro. È il cosiddetto airglow, un’emissione luminosa propria dell’atmosfera, che negli scatti mostra i suoi tenui colori verde e rosso. Se si ha pazienza di osservare il cielo per qualche tempo, lo si vede evolvere lentamente e cambiare forma, in alcuni casi creando addensamenti simili a nuvole iridescenti.
La notte tra le cupole passa velocemente, e io resto sveglio ad attendere l’alba con una compagna d’eccezione: con un lungo arco in cielo ecco passare sulla mia testa la Stazione Spaziale Internazionale, proprio mentre a est il cielo comincia a farsi più chiaro.
Per dormire ci sarà tempo più avanti.

Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 3200, 15 s, f/2
Unione di 10 fotografie scattate tra le 7:02 e le 7:05 WEST del 25-09-2016