L’anno dei pianeti nani

Cerere ripreso dalla sonda Dawn. Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA
Plutone e Caronte fotografati dalla New Horizons. Crediti: NASA/JHU APL/SwRI


E va bene, ufficialmente il 2015 è stato proclamato dall’Onu Anno Internazionale della luce, ma per quanto riguarda l’esplorazione spaziale questo sarà decisamente l’anno dei pianeti nani. Entro pochi mesi, ben due missioni della NASA – Dawn e New Horizons – raggiungeranno altrettanti corpi minori del Sistema Solare, raccogliendo dati e fornendo immagini con risoluzioni mai raggiunte prima.

La prima ad arrivare a destinazione sarà Dawn, che entrerà in orbita attorno a Cerere il 6 marzo prossimo. La sonda è stata lanciata nel 2007 e giungerà alla meta finale del suo viaggio dopo aver lasciato Vesta, il più grande degli asteroidi della Fascia Principale, attorno al quale era rimasta per circa un anno. Così facendo, Dawn sarà non solo la prima missione a raggiungere un pianeta nano, ma anche la prima ad aver orbitato attorno a due differenti corpi celesti (Terra esclusa, ovviamente).

Attualmente, la New Horizons sta viaggiando in direzione di Plutone alla velocità record di 58000 Km/h; ciò la rende il manufatto più veloce mai realizzato finora a muoversi nello spazio interplanetario. La sonda ha impiegato 9 anni per giungere nelle vicinanze del pianeta nano, ma, al contrario di Dawn, non entrerà in orbita attorno ad esso: non essendoci abbastanza carburante per poter rallentare, la New Horizons effettuerà un flyby del sistema (il 14 luglio), per poi continuare il suo cammino verso le estreme propaggini del Sistema Solare e oltre. Nonostante questa toccata e fuga, la sonda avrà circa 3 giorni per studiare Plutone, Caronte e altri satelliti minori che orbitano attorno al pianeta nano.

Primo appuntamento tra meno di un mese, dunque. Segnatevelo sul calendario (cartaceo o elettronico che sia): l’incontro coi fratelli minori della Terra si avvicina.

Rispondi