Un anno attorno a Cerere

Esattamente un anno fa la missione Dawn completava la complessa manovra di inserimento in orbita stabile attorno a Cerere.
Da lì, dopo un’iniziale analisi generale, la sonda ha iniziato a mappare il pianeta nano da altezze sempre minori, fino a raggiungere l’orbita più stretta prevista dalla missione, a una distanza soli 385 km dalla superficie del corpo celeste.

I punti luminosi di Cerere sono (ancora) un mistero

La sonda Dawn, in orbita attorno a Cerere, ha finalmente raggiunto una delle orbite più basse (l’orbita HAMO, a 1470 km dalla superficie), mostrandoci così immagini del pianeta nano a una risoluzione senza precedenti.

Che cos’è un pianeta nano?

Nel nostro Sistema Solare orbitano attorno al Sole milioni di corpi celesti. Massa, dimensioni e composizione di questi oggetti cambiano enormemente: si va da Giove, gigante gassoso il cui volume è 1300 volte quello della Terra, a oggetti come l’asteroide Duende, più piccolo di un campo da calcio.
Nel tentativo di creare uno schema in cui ordinare questa miriade di oggetti, gli astronomi ne hanno chiamati alcuni pianeti, altri asteroidi, comete, pianeti nani.

Cartoline da Cerere

Da ormai più di due mesi la sonda Dawn è in orbita attorno a Cerere, il primo pianeta nano ad essere raggiunto da una missione spaziale. La cattura gravitazionale del satellite artificiale era avvenuta il 6 marzo scorso senza intoppi, ma con una manovra abbastanza complessa.

L’anno dei pianeti nani

E va bene, ufficialmente il 2015 è stato proclamato dall’Onu Anno Internazionale della luce, ma per quanto riguarda l’esplorazione spaziale questo sarà decisamente l’anno dei pianeti nani.
Entro pochi mesi, ben due missioni della NASA – Dawn e New Horizons – raggiungeranno altrettanti corpi minori del Sistema Solare, raccogliendo dati e fornendo immagini con risoluzioni mai raggiunte prima.