Tempus fugit

Se l’inverno non porta con sé il profumo della neve, ci si può sempre mettere lo zaino in spalla e inerpicarsi per sentieri in quota.
Risalgo il vallone del Preit, che due mesi fa era completamente imbiancato, e supero il colle, per proseguire nell’altipiano dominato dalla Rocca la Meja.
Qui, le sacche di di neve levigate dal vento mi avvertono di non fidarmi delle temperature miti: a quasi 2500 m farà freddo. E infatti il breve pomeriggio termina troppo velocemente, il Sole cala dietro le cime aguzze delle alpi lasciando spazio alle Pleaidi già alte in cielo e la temperatura crolla, ma io sono arrivato a destinazione.

Monto l’attrezzatura fotografica e mi accuccio nel sacco a pelo dietro una roccia, al riparo dal vento. Resto così per ore aspettando che sorga la Luna, con la brezza che abbassa ulteriormente la temperatura percepita ma è provvidenziale per evitare che la lente si appanni, mentre scatto raffiche di fotografie e lentamente, sopra di me, il cielo fa il suo giro.

La Meja star trail
Star trail sopra Rocca la Meja.

Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 400, 4′ e 2′ (2h totali), f/2.8
Sovrapposizione di 70 immagini scattate tra le ore 20:00 e le 22:00 CET del 28-12-2015

La Meja e GioveOgni volta, la salita è una corsa contro il tempo, una gara ad arrivare alla meta prima che faccia buio per potersi guardare attorno, scegliere il luogo migliore per gli scatti, farne qualcuno di prova. A volte si vince, altre no (soprattutto quando si scopre che la strada è stata chiusa 2 km e mezzo prima del solito e tocca accelerare l’andatura. I piedi doloranti ringraziano).
Il ritorno, invece, è tutt’altro. Il ritorno è fatto di un susseguirsi di quattro passi lungo il sentiero e uno sguardo al cielo, dove ormai dominano Orione e il Cane Maggiore, mentre a est Giove sorge in tutto il suo fulgore.

La Luna illumina il paesaggio circostante; la torcia è un inutile orpello che uso, quasi controvoglia, per distinguere con esattezza i tratti ghiacciati e non mettere un piede in fallo.
Non c’è pericolo di perdermi: il sentiero è ben delineato davanti a me e mi indica la strada per il ritorno alla civiltà. Non so se tornare a un cielo fatto di lampioni sia proprio ciò che voglio fare, ma lo seguo ugualmente.
Quando infine raggiungo il piazzale dove avevo lasciato l’auto, l’orologio segna ormai le 4 del mattino.
Il tempo è volato.

Rocca la Meja. Panorama al chiaro di Luna.
Rocca la Meja. Panorama al chiaro di Luna.

Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 1600, 20 s, f/2.8
Filtro diffusore
Panorama di 4 scatti verticali
Scattata alle ore 00:15 ca. CET del 29-12-2015

A più alta risoluzione qui.

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