Dove sono tutti quanti? / 1

hs-2008-24-a-large_web
L’ammasso di galassie della Coma visto dal telescopio spaziale Hubble.
Crediti: NASA, ESA e l’Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

Quando in planetario mostriamo la Terra dallo spazio e ce ne allontaniamo, viaggiando attraverso le stelle della Via Lattea per poi spingerci oltre e vedere le galassie del Gruppo Locale farsi sempre più remote confondendosi nella moltitudine di galassie a oggi conosciute, spesso viene da pensare che in tutto questo, là fuori, deve esserci per forza qualcun altro.
E non è raro che qualcuno dei presenti me lo faccia notare, una volta accese le luci in sala e terminato il viaggio virtuale che ci aveva portati ai confini dell’universo conosciuto.
Non è possibile che siamo soli – dicono -, ci sono certamente altre forme di vita, da qualche parte nell’immensità dello spazio!

Il commento più onesto che si può fare di fronte a un’affermazione del genere è che, in realtà, non lo sappiamo.
A oggi infatti, non abbiamo prove certe che la vita sia presente nell’Universo in luoghi diversi dalla Terra. Ciò non significa, beninteso, che siamo per forza soli nell’Universo: anche in questo caso vale il detto

l’assenza di prove non è una prova dell’assenza

La mancanza di evidenze è al momento l’unica evidenza in nostro possesso; quello che si può fare è indagare il motivo per il quale, a tutt’oggi, non abbiamo notizie da parte di E.T. Questo silenzio potrebbe significare che in effetti non ci sono forme di vita al di fuori del nostro pianeta, oppure che non abbiamo (al momento) strumenti abbastanza potenti da poterne captare i segnali; o ancora che stiamo sbagliando i luoghi, i tempi, i metodi della ricerca.

(continua)

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Isaac Weber ha detto:

    Good readding your post

Rispondi