Primavera non bussa, cantava qualcuno.
La breve avanguardia di colchici e primule ha velocemente ceduto il passo all’avanzata di prati verdi e alberi in fiore, mentre la neve batte in ritirata, asserragliandosi sulle cime distanti dal fondovalle, ultimo baluardo da cui tentare una strenue, quanto inutile, resistenza.
Sul sentiero non è più lo scricchiolio del ghiaccio a ritmare i miei passi, ma il suono più umido di un paesaggio che, sciolta l’immobilità in cui era obbligato, riprende vita scrosciando.
Canon 6D
Canon 70-200 mm f/2.8 + extender x2
ISO 400, 1/2 s, 400 mm, f/8
Scattata alle ore 20:22 CEST del 29-03-2017
Bisogna salire, con lo zaino e con lo sguardo, per trovare quel che resta dell’inverno in questa fine di marzo. Sopra le guglie ancora innevate, le costellazioni del Toro, di Orione e del Cane Maggiore si fanno sempre più basse sull’orizzonte, quasi stanche per il cammino in cielo dei mesi passati. Ad accompagnarle un dimesso Marte, che quasi si nasconde tra i bagliori del crepuscolo e della luce zodiacale.
Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 1600, 15 s, f/2.0
Filtro diffusore per il cielo
Panorama di 4 scatti verticali
Scattata alle ore 21:00 ca. CEST del 29-03-2017
A più alta risoluzione qui.
A est già sorge la Vergine accompagnata da un Giove sfavillante, ma non è ancora il momento di dedicarmi a loro: oggi è il tempo del commiato al Cacciatore e al suo seguito.
Canon 6D
Samyang 24 mm f/1.4
ISO 3200, 15 s, f/1.4
Filtro star 8
Scattata alle ore 21:50 ca. CEST del 29-03-2017